Bozza, perdono.
Associazione Culturale Il Frentano d’Oro
Edizione X del 2007 al Prof. ENIO MARTINO,
Prof. Ordinario di Endocrinologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa e Direttore del Dpt. di Endocrinologia e Metabolismo della Clinica Universitaria.
Relatori i Proff.: Giulio Giordano e Gaetano
Lombardi, docenti univeristari.
ALBO d’ORO dei GARANTI.
I Edizione 1998: Maestro MARIO CEROLI, Scultore, conosciuto in tutto il mondo e definito dalla critica internazionale il moderno Leonardo, che trasforma in arte i più umili elementi della natura. Alla cerimonia hanno partecipato in veste di relatori i critici d’arte Prof. Domenico Policella e lo studioso di Etnia Frentana Padre Gian Maria Polidoro Frate della Porziuncola Madonna degli Angeli di Assisi.
II Edizione 1999: Prof. MARCELLO DE CECCO, insigne Economista, Professore ordinario di Economia Monetaria, Storico ed Editorialista di prestigiose testate di giornalismo economico. Alla cerimonia hanno partecipato in veste di relatori il Prof. Luigi Spaventa, già Ministro del Tesoro ed il giornalista Paolo Gambescia.
III Edizione 2000: Prof. ALESSANDRO PACE, eminente Costituzionalista, Professore ordinario di Diritto Costituzionale. Alla cerimonia sono intervenuti come relatori il Prof. Leopoldo Elia emerito Presidente della Corte Costituzionale ed il Prof. Carlo Mezzanotte, Giudice Costituzionale.
IV Edizione 2001: Ing. GUERRINO DE LUCA, Amministratore Delegato e Direttore Generale della “Logitech International”, leader mondiale dell’alta Tecnologia. Alla cerimonia è intervenuto come relatore dagli Stati Uniti l’Ing. Enzo Torresi “Venture-Capitalist”, fondatore delle più prestigiose aziende americane di informatica.
V Edizione 2002: Maestro DONATO RENZETTI, Direttore d’Orchestra, nome tra i più insigni nel panorama concertistico nazionale ed internazionale. Alla cerimonia sono intervenuti quali relatori: il Prof. Walter Tortoreto Direttore dell’Istituto di Musica della Università degli Studi dell’Aquila ed il Prof. Piero Rattalino, Direttore artistico del Teatro Massimo di Catania.
VI Edizione 2003: Prof. DOMINIK SALVATORE, Economista, Professore Universitario alla Fordham University di New York, Consulente Economico delle Nazioni Unite, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale. Alla cerimonia di consegna del premio sono intervenuti quali relatori il Prof. Carlo Pace, Presidente di Sviluppo Italia ed il Prof. Carlo Secchi, Magnifico Rettore della Università Bocconi di Milano.
VII Edizione 2004: Prof. TAZIO PINELLI, Professore Ordinario di Fisica Nucleare presso l’Università di Pavia, divenuto famoso nel mondo per avere condotto con la collaborazione dei Fisici Nucleari della stessa Università una lunga ricerca dedicata allo sviluppo di una originale terapia per la cancerosi diffusa negli organi umani mediante un innovativo trattamento con neutroni. Alla cerimonia sono intervenuti come relatori il Prof. Alberto Gigli Berzolari, già Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, emerito Rettore della Università di Pavia ed il Dott. Stefano Graziani, chirurgo presso l’Ospedale “Renzetti” di Lanciano.
VIII Edizione 2005: Prof. DOMENICO de ALOYSIO, Professore Ordinario e Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica presso la Università di Bologna. Relatori il Prof. Francesco Antonio Manzoli, Professore Ordinario di Anatomia Umana Normale della Università di Bologna e la Prof.ssa Maria Luisa Altieri Biagi, Professore Ordinario di Storia della Lingua Italiana, Accademica effettiva della Crusca e dell’Istituto delle Scienze dell’Università di Bologna.
IX Edizione 2006: NICOLA CERRONE, Maestro dell’Arte orafa, creatore di gioielli, la cui eleganza e raffinatezza di stile, fanno delle sue “Creazioni” delle vere e proprie opere d’arte. Alla cerimonia sono intervenuti come relatori l’Avv. Prof. Gerardo Brasile, noto storico e critico d’arte ed il Dott. Domenico Maria del Bello, Ispettore Archivistico Onorario per l’Abruzzo.
MOTIVAZIONE ASSEGNAZIONE PREMIO “IL FRENTANO D’ORO ED. 2007”
al PROF. ENIO MARTINO.
Ennio De Benedictis, Presidente Associazione Culturale “Il Frentano d’Oro” Lanciano, 22 Settembre 2007.
Presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Autore di oltre quattrocento pubblicazioni, l’Endocrinologo Enio Martino è da anni una delle massime autorità scientifiche internazionali in materia di Fisiopatologia e Clinica della Tiroide, di
Fisiopatologia e Clinica delle Malattie Ipofisarie, di Andrologia.
L’attività di ricerca e di insegnamento del Prof. Martino ha avuto come punto di riferimento l’Università di Pisa, dove egli tutt’ora insegna.
Ma l’orizzonte dei suoi studi ha assunto sin dagli esordi una dimensione internazionale.
Soggiornò per due anni negli Stati Uniti presso la Section of Endocrinology and Thyroid Study Unit della Università di Chicago, sotto la supervisione del Prof. Samuel Refetoff e successivamente in Belgio come Guest Worker presso i laboratori della Università di Bruxelles in collaborazione con la Prof.ssa Ive Van Cauter e in Francia presso i Laboratori di Endocrinologia Sperimentale dell
Università di Marsilia in collaborazione con il Prof. Charles Oliver.
Enio Martino ha tenuto inoltre Corsi e Seminari come Visiting Professor presso l’Università di Chicago e presso la Università del Massachussetts in collaborazione con il Prof. Lewis Braverman.
Come sempre avviene agli uomini davvero grandi, tuttavia, egli ha preservato la semplicità delle origini e le radici della sua terra, riconoscendosi ancora nell’alunno dell’asilo infantile Maria Vittoria e della Scuola Elementare dei Funai, nello scolaro della Scuola Media di Via dei Frentani, nello studente del Liceo Classico Vittorio Emanuele II.
Anche per questo siamo onorati di assegnare al Prof. Enio Martino il premio Frentano d’Oro 2007.
PRESENTAZIONE del Giornalista Mario Giancristofaro.
Dice di sé: «Sono un discolo con i capelli bianchi, così come un tempo ero uno studente discolo con il ciuffo nero».
E ancora: «So nu lancianese cucciute».
Che poi, lui, Enio Martino, sia un Endocrinologo tra i più famosi in Italia e all’estero, Professore ordinario all’università di Pisa, Autore di pubblicazioni indicati cone punti di riferimento nel campo della endocrinologia, e tante altre “cose” importanti, sembra non interessarlo più di tanto, lascia che siano gli altri a
parlarne.
Nei minuti, pochi per la verità, in cui ho parlato con il Professore per mettere a punto questa presentazione del decennale del Premio “Il Frentano d’Oro”, sono state queste due frasi a colpirmi di più. Ho capito che proprio in esse, il Professor Martino intendeva compendiare il suo autoritratto.
Ed è stata una intervista singolare, come pochissime altre volte mi era capitato nella mia attività di giornalista. Praticamente non ho fatto domande.
Il Professore mi ha “sparato” raffiche di ricordi, citazioni, aneddoti, sempre in perfetto dialetto. E mi ha pure rimproverato perché, pur essendo lancianese di nascita e crescita, non gli ho saputo dire con esattezza il significato dell’espressione
“corte e male cavate”, che piacevolmente ritaglia per sé.
Giro la domanda agli amici lancianesi: magari ne parliamo durante la cerimonia
di premiazione.
Capisco che la “vivacità” del Professore mi sta prendendo la mano: pausa, e torno al Premio, anche perché ci sono novità.
Da quest’anno ad assegnare il premio non è più il Collegio dei Ragionieri, che dal prossimo anno è soppresso per legge, ma l’Associazione culturale “Il Frentano
d’Oro”, che si è costituita di recente con atto notarile. L’associazione conta 23 soci fondatori, presidente è Ennio De Benedictis, ideatore e curatore del Premio dall’ormai lontano 1998; vicepresidente, Fernando Tonelli.
Il sodalizio non si occuperà solamente di questo Premio, ma promoverà anche altre iniziative nel campo della cultura e della ricerca.
Altra novità, l’istituzione di un Comitato di Garanti, costituito dai premiati degli anni passati, che dovrà avallare il nominativo indicato dall’Associazione per il “Frentano d’Oro”, con parere vincolante.
La motivazione del Premio è sempre la stessa: offrire un riconoscimento e una testimonianza a una persona nata nella Frentania, ma che si è affermata altrove, nel campo delle arti e delle professioni, dando lustro alla propria terra di origine
e conservandone contatti e ricordi.
Per significare la qualità della manifestazione, guardiamo il prezioso elenco riportato prima.
Per quest’anno, nel decennale della Fondazione, “Il Frentano d’Oro”, viene assegnato al Professor Enio Martino, lancianese, docente di Endocrinologia all’Università di Pisa e direttore del dipartimento di Endocrinologia e Metabolismo
nella Clinica Universitaria.
Ma di Enio Martino, Professore di “Medicina”, in questa pubblicazione, parlano altri, che hanno i titoli giusti per farlo, io ritorno sulla sua “lancianesità”, che mi ha particolarmente colpito.
È straordinario
come il Professor Martino conservi nella memoria il ricordo nitido di luoghi, personaggi e tratti della sua infanzia e della sua giovinezza a Lanciano.
I compagni di scuola, i Professori, gli amici, una “famosa” squadra di calcio locale, di cui snocciola nomi, soprannomi e ruoli; elementi di quotidianità e di storia; spazi folcloristici e di tradizioni. Un fiume in piena di notizie e racconti.
La gola gli si stringe solo quando ricorda qualcuno che non c’è più, anello mancante di una lunga catena di amicizie e di complicità, di cui si sente partecipe, anche se il percorso professionale della vita l’ha portato lontano.
Ma cosa significa per Enio Martino ricevere il “Frentano d’orO”. Il Professore si fa serio, lascia persino il suo amato dialetto per passare alla lingua italiana, forse perché capiscano tutti, anche i suoi Colleghi cattedratici e quanti non sono di
Lanciano.
Poche parole, ma che giungono dal profondo del cuore:
«Un onore – dice – che mi gratifica di certo più di quanto meriti. Un Premio che condivido con tutti i miei compagni di scuola, con gli amici, con la città intera. E anche un impegno al quale mi atterrò con passione ed entusiasmo; portare sempre in alto il nome di Lanciano».
Grazie, Professor Martino, non dimenticherò mai questa sua “lezione” di lancianesità e di fedeltà alle proprie radici.
RINGRAZIAMENTO del Prof. MARTINO.
Carissimo Rag. De Benedictis, ho appreso che mi è stato assegnato il “Frentano
d’Oro” per l’anno 2007; desidero innanzitutto ringraziare Lei ed il Consiglio per avermi ritenuto degno di tale ambìto riconoscimento.
Ricevere un premio fa sempre piacere, ma sentimenti di commozione e di orgoglio albergano nel mio animo, in quanto tale riconoscimento viene
dalla terra delle mie origini e dove ho trascorso gli anni più importanti e felici della mia vita.
A Lanciano non sono stato uno studente modello: ero un discolo con un ciuffo di capelli neri; oggi, come ha detto uno dei miei Maestri presentando una mia lettura ad un recente Congresso, sono un discolo con i capelli bianchi. Cercherò al Teatro Fenaroli di non comportarmi da discolo!
Vorrei sinceramente condividere questo riconoscimento con i miei compagni di classe del Liceo-Ginnasio, che sono sempre rimasti nel mio cuore, ed in particolare con Carla, Federico e Giancarlo che Lassù in Cielo gioiscono anche loro, ma che, con l’affetto di sempre, mi stanno sfottendo!
In questo momento vorrei rivolgere un ringraziamento al Prof. Ericle D’Antonio, il nostro Professore di Liceo, che col suo esempio mi ha insegnato ad affrontare ogni momento della vita con serietà, impegno e responsabilità.
Per ultimo vorrei ringraziare il mio Liceo-Ginnasio V. Emanuele II, raccontando un episodio di 7-8 anni or sono. Era un sabato pomeriggio ed in macchina prima di tornare a casa a Pisa, dopo un Congresso che l’amico Prof. Monaco aveva organizzato presso l’Università di Chieti, sono venuto a Lanciano; ho parcheggiato alla Pietrosa e mi sono trovato di fronte il mio Liceo: vuoto, avvolto da impalcature ed in via di ristrutturazione. Nel retro dell’edificio, vi era allora “un vespasiano” di metallo, dove noi studenti tutte le mattine, immersi in un cattivo odore di acido fenico, ammoniaca e calce viva, consumavamo il rituale di orinare: perché la scuola cadesse!!
Ma quel pomeriggio, erano circa le ore 18, il vespasiano non c’era più! Mi fermai qualche momento in silenzio e poi decisi di ripetere comunque il giovanile rituale. Così feci!!
Passò una distinta signora e a voce alta disse: “che sci’ ccise, ti’ li capilla bienche,
stu purcaccione, pisce ’mmezz’ a la vie”.
Ed io, continuando ad assolvere al vecchio rituale, con tutta la voce che avevo in gola le gridai, senza proferire alcuna parola:
“statte zitte, signò, ca tù n’ capisce niente: è na pisciate di ringraziamente, pecchè a jecche mi so ’mparate a legge e scrive!!”
Nel ringraziarLa ancora, Le invio i miei più cari e fraterni saluti,
Enio Martino
Pisa, 22 agosto 2007
TESTIMONIANZE: Pina Valerio e Avv. Italo Romagnoli.
Pina Valerio.
Enio Martino che è ben lontano dall’essere un clinico serioso e sembra intollerabilmente felice di essere una persona vampeggiante, non dà
l’idea di essere in giro da più di quarant’anni.
C’era una volta… un burattino! diranno subito gli innamorati di Pinocchio.
Nossignori, parliamo di Enio, carissimo compagno di scuola, autentico discolo come il personaggio di Collodi; invece di dar retta agli ammonimenti degli insegnanti, si diletta a fare il ribelle e soffre l’ordine e la disciplina imposti dall’istituzione.
Ci siamo incontrati dopo circa vent’anni dal lontano 1958 – ultimo anno di liceo – abbiamo parlato dei nostri compagni di scuola, ha riservato a tutti un giudizio affettuoso e positivo con una nota di struggente nostalgia, nostalgia per l’età e ancor più per la sua Lanciano.
Nel corso di una cena ha sfoderato il più autentico dialetto, sollecitando il racconto di aneddoti pittoreschi di personaggi locali.
Era evidente l’interesse e l’attaccamento alla sua città natale di cui ama la cordialità, le tradizioni, la posizione geografica tra mare e monti.
Mi dicono che quando visita, a Pisa, qualche lancianese, trascorre molto tempo a parlare e chiedere di Lanciano, dimenticando i numerosi pazienti che sono in attesa.
Ho visto il burattino che egli è stato un tempo, abbandonato contro una seggiola, ormai inerte, testimonianza di un passato di monellerie.
Ho ritrovato un uomo che, con il tempo, ha palesato una intelligenza vivida, una moralità senza incertezze ed ha acquisito una qualità piuttosto rara: quella di guardare direttamente ai misteri dell’anima che, per un clinico che lavora tanto, denota una vasta preparazione specifica e umana.
Avv. Italo Romagnoli.
Ho incontrato Enio, dopo tantissimi anni in cui lui studiava e lavorava per diventare quello che è diventato, mentre io, più modestamente, lo facevo per diventare avvocato, di recente, in fugaci colloqui telefonici, per chiedere il suo
interessamento di medico al bisogno di amici.
Non nutrivo dubbi conoscendolo, che si sarebbe prestato, come ha fatto, senza riserve, generoso nel dispensare la sua scienza. È bastato il suo
Pronto… sono Enio, dimmi… che ti serve…,
per ritrovare un amico ed un compagno.
È stato un tuffo nel passato, istantaneo, nel quale ho tuttavia visto il suo essere oggi, immutato e coerente. I capelli arruffati, magro, anzi “secco”, sempre nervoso, spesso agitato: Enio appariva uno spirito inquieto e ribelle; e lo era, costantemente in polemica con se stesso e con i professori, orgoglioso, insofferente alla disciplina ottusa ed inutile ed il suo esprimersi caustico,
tagliente, ricco di battute, era manifestazione di intelligenza pronta e vivace e del suo essere acuto e curioso osservatore.
Non era tuttavia difficile capire, per compagni di classe ed amici, che quel modo di essere celava la riservatezza di un animo generoso, sincero, aperto e disponibile.
Coraggio ed una buona dose di sfrontatezza non mancavano ad Enio; come avrebbe potuto, altrimenti, soltanto concepire, in quegli anni, il giornale studentesco semi-clandestino – naturalmente osteggiato dalle “autorità costituite” – che fondò e diresse con piglio scanzonato?
Siamo certamente in pochi a ricordare “Il Banco”, Organo Ufficiale del nostro Liceo e specchio fedele dello spirito indomito e ribelle del suo direttore… era la “Zanzara” che sarebbe stata.
Il ricordo di quegli anni lontani, vivo e presente, con qualche inevitabile nostalgia, ma senza retorica, nelle periodiche riunioni conviviali di classe, ci restituiscono un Enio Martino probabilmente inedito e sorprendente per i suoi Colleghi di Accademia, ma per gli amici autentico in tutti gli aspetti del suo carattere.
La brillante carriera di medico, docente e ricercatore sono la perfetta sintesi in cui lo “spirito ribelle” di Enio si è realizzato.
La notizia che il prestigioso Frentano d’Oro gli viene quest’anno assegnato è stata accolta da unanime plauso, e non poteva essere altrimenti, ma sono sicuro che per i compagni del Liceo, come per me, vi è anche la gioia di una più intima condivisione e partecipazione, quasi che il premio, sia pure in piccola misura, ci appartenga.
LA STAMPA.
CURRICULUM VITAE ET STUDIORUM, PROF. ENIO MARTINO
CURRICULUM STUDIORUM
Scuola Materna, Asilo Infantile “Maria Vittoria” di Lanciano
Scuola Elementare, “Eroi Ottobrini”che allora erano dette dei “Funai” di Lanciano dove la mamma era insegnante.
Scuola Media, Scuola Media Via dei Frentani di Lanciano sotto la presidenza della Prof.ssa Salomone.
Scuola Media Superiore, Liceo Ginnasio “Vittorio Emanuele II” di Lanciano.
Maturità Classica nel 1959.
Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di
Roma con voti 110/110 nel 1966.
Abilitazione all’esercizio della Professione di Medico-Chirurgo nel marzo del 1966.
Specializzazione in Endocrinologia e Malattie Metaboliche presso l’Università di Roma nel dicembre del 1969 con voti 70/70 e lode.
CARRIERA UNIVERSITARIA
Medico Interno presso l’Istituto di Patologia Medica e Metodologia Clinica dell’Università di Roma dal marzo all’ottobre 1966.
Assistente Volontario presso l’Istituto di Patologia Medica e Propedeutica Clinica e Clinica Medica II dell’Università di Roma dal novembre 1966 all’ottobre 1970.
Assistente Incaricato presso la Cattedra di Medicina del Lavoro dell’Università di Pisa da novembre 1970 al gennaio 1971.
Assistente Ordinario presso la Cattedra di Medicina del Lavoro dell’Università di Pisa del gennaio 1971 al giugno 1976.
Assistente Ordinario presso la Cattedra di Patologia Medica II dell’Università di Pisa dal giugno 1978 al novembre 1983.
Aiuto presso la Cattedra di Patologia Medica II della Università di Pisa nel dicembre 1978.
Professore Associato di Endocrinologia e Medicina Costituzionale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgiadella Università di Pisa dal novembre 1983
all’ottobre 1986.
Vincitore del Concorso Nazionale di Professore Ordinario di Prima Fascia per il raggruppamento 214, disciplina Endocrinologia nel 1986.
Professore Ordinario di Endocrinologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università di Cagliari dal 1986 al novembre 1991.
Professore Ordinario di Endocrinologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università di Pisa dal novembre 1991 ad oggi.
Dal 1999 ad oggi è Direttore della U.O. Endocrinologia 2 Universitaria della Azienda Ospedaliera Pisana, Università di Pisa.
Dal 1999 è Direttore del Centro di Riferimento Regionale delle Malattie Ipotalamo-Ipofisarie della Regione Toscana presso l’Azienda Ospedaliera Pisana.
INSEGNAMENTI
Ha avuto incarichi di insegnamento nelle seguenti cuole di Specializzazione o Scuole a fini speciali:
Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro della Università di Pisa tenendo l’insegnamento di:
“Fisiologia, Fisiopatologia ed Organizzazione Scientifica del Lavoro” negli anni accademici 1974-1974.
Scuola di Specializzazione in Endocrinologia dell’Università di Pisa negli anni accademici 1979-1986.
Insegnamento di Patologia Medica nella Scuola a Fini speciali per Infermiere della Università di Pisa negli anni 1978-1980.
Corso ufficiale di Endocrinologia e Medicina Costituzionale come Professore Associato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa negli
anni 1983-1985.
Dal 1986 al 1991 titolare dell’insegnamento di Endocrinologia come Professore Ordinario presso il Corso di Laurea Medicina e Chirurgia della Università di
Cagliari.
Dal 1987 al 1991 Direttore della Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell’Università di Cagliari.
Dal 1987 al 1991 fa parte del corpo docente per le discipline attinenti all’Endocrinologia ed alle Malattie Metaboliche presso le Scuole di Specializzazione in:
Nefrologia, Neurologia, Ostetricia e Ginecologia, Psichiatria dell’Università di Cagliari.
Direttore del Centro per la Prevenzione e la Terapia delle Malattie della Tiroide dell’Università di Cagliari dal 1988 al 1991.
Dal 1991 ad oggi è coordinatore del Corso Integrato di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa.
Dal 1991 ad oggi fa parte del Corpo Docente della Scuola di Specializzazione in Endocrinologia, Farmacologia e Medicina Nucleare della Università di Pisa.
Dal 1991 è Direttore del Corso di perfezionamento in Neuroendocrinologia dell’ Università di Pisa.
Dal 1998 è Direttore del Dottorato di Ricerca in Scienze Endocrine dell’Università di Pisa.
BORSE DI STUDIO
Borsa di studio su un Grant del National Institute of Health su un progetto di ricerca sui fattori tireostimolanti nella patogenesi del morbo di Basedow nel 1967.
Borsa di Studio del Ministero della Pubblica Istruzione nel 1969-1970.
Borsa di Studio della Thyroid Study Unit del Department of Medicine, Section of Endocrinology della University of Chicago, Illinois, USA negli anni 1976,
1977, 1978.
SOGGIORNI di STUDIO in ISTITUTI e LABORATORI ESTERI
Research Yellow dal novembre 1976 al novembre 1978 presso la Section of Endocrinology and Thyroid Study Unit della University of Chicago, Chicago Illinois, Division of Biological Sciences and Department of Medicine sotto la supervisione del Prof. Samuel Refetoff.
Guest worker press oil Laboratory of Biochemistry, Section of Biological Rhytms Study della Free University of Bruxelles, Belgio, 1978 e 1979, collaborando con la Prof.ssa Ive Van Cauter.
Guest worker press il Laboratoire d’Endocrinologie Sperimental, della Universitè de Marseille, 1979 e 1980, collaborando con il Prof. Charles Oliver.
Come Visiting Professor ha tenuto Corsi e Seminari presso la Section of Endocrinology Thyroid Study Unit-Department of Medicine and Department of
Pediatrics, University of Chicago, USA.
Come Visiting professor ha tenuto Corsi e Seminari presso la Division of Endocrinology and Metabolism, Department of Medicine, University of Massachussetts Medical School, and Metabolism,
Department of Medicine, University of Massachussetts
Medical School, Worcester, MA, USA, collaborando con il Prof. Lewis Braverman.
ASSOCIAZIONI e SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Socio della Società Italiana di Endocrinologia, Socio Ordinario dal 1968.
Socio della Europea Thyroid Association, Socio Ordinario dal 1967.
Socio della American Thyroid Association, Socio Corrispondente dal 1978.
Socio della American Federation for Clinical Investigation, Socio Ordinario dal 1978.
Socio della Endocrine Society, Socio Ordinario dal 1971.
Socio della European Neuroendocrine Association, Socio Ordinario dal 1987.
CARICHE presso SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Endocrinologia dal 1982 al 1988.
Responsabile del gruppo di studio “Fisiologia e Malattie della Tiroide” della Società Italiana di Endocrinologia dal 1986 al 1988.
Segretario del Collegio dei Professori Ordinari di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dal 1987 al 1990.
Membro dell’Executive Commitee della European Thyroid Association per il triennio 1989-1992.
Associate Editor del Journal Endocrinological Investigation dal 1998 al 2001.
Vice Presidente del COMSPE (Comitato dei Professori Universitari Ordinari Specialisti) dal 1999 al 2004.
Presidente del Collegio dei Professori Ordinari di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dal 1999 al 2003.
Presidente della Società Italiana di Endocrinologia dal 2005 al 2007.
Presidente della ForiSIE (Fondazione della Società Italiana di Endocrinologia) dal 2007.
Membro come Esperto del Consiglio Superiore di Sanità Ministero della Salute.
COLLABORAZIONE a TRATTATI
Ha collaborato con capitoli ai seguenti trattati italiani:
Enciclopedia Medica Italiana, USES Edizioni Scientifiche, 1975: “Cretinismo”,
Manuale Pratico di Endocrinologia, a cura di F. Tronchetti, edizioni Medico-Scientifiche, Torino, 1976: “Anatomia della Tiroide”.
Manuale Pratico di Endocrinologia, a cura di F. Tronchetti, edizioni Medico-Scientifiche, Torino, 1976: “Prove di Funzione Tiroidea” e “Tumori della Tiroide”.
Manuale Pratico di Endocrinologia, a cura di F. Tronchetti, edizioni Medico-Scientifiche, Torino, 1976: “Tumori della Tiroide”.
Trattato Italiano di Endocrinologia, a cura di C. Cassano e D. Andreani, Società Editrice Universo, Roma, 1977: “Sindromi Ipertiroidee”.
Trattato Italiano di Endocrinologia, a cura di C. Cassano e D. Andreani, Società Editrice Universo, Roma, 1977: “Tumori della Tiroide”.
Trattato di Patologia Medica, a cura di U. Teodori, Società Editrice Universo, Roma, 1987: “La Tiroide”.
Ha collaborato ai seguenti trattati esteri:
Hormones and the Brain, a cura di D. De Wied e P.A. Van Diip, MTP Preston, England, 1980: “Hormonal Changes as a Consequence of Jet-Lag: “Corticotrophic Axis”.
The Thyroid, a cura di S.H. Ingbar e L.E. Braverman, Lippincott Publ., New York, edizioni 1985, 1992, 1999, 2001: “central Hypothyroidism”.
Endocrinology an Metabolism a cura di A. Pinchera, McGraw Hill, 2001: “Thyroiditis”.
PREMI
Premio Fondazione Società Italiana di Endocrinologia 1990, onorata con la lettura “Amiodarone e Tiroide” in occasione del Congresso Nazionale della SIE (Società
Italiana di Endocrinologia) Porto Conte, 1990.
ATTIVITÀ di REFERAGGIO per GIORNALI SCIENTIFICI
È stato Referee per i seguenti Giornali Internazionali:
Endocrinology Journal Clinical Endocrinology and Metabolism Clinical Endocrinology J.Endocrinological Investigation
New England journal of Medicine
European J. Endocrinology
J. Nuclear Medicine
Thyroid Annales Internal Medicine
Hormone Metabolis Research
Hormone Research.
ATTIVITÀ SCIENTIFICA
I campi di interesse scientifico riguardano:
Fisiopatologia e clinica della Tiroide
Patologia tiroidea da eccesso di iodio: basi molecolari, patogenesi, epidemiologia e terapia delle tireopatie indotte da Amiodarone
Tumori della tiroide: clinica e basi molecolari
Meccanismi di secrezione dell’ormone tireotropo e del suo releasing ipotalamico
TRH extraipotalamico: localizzazione e significato
Ipotiroidismo centrale
Patogenesi e clinica delle sindromi ipertiroidee
Oftalmopatia basedowiana
Basi molecoli della sindrome di Pendred
Patogenesi ed epidemiologia del gozzo Endemico
Autoimmunità tiroidea
Meccanismo d’azione degli ormoni tiroidei
Endocrine disrupors
Farmaci e funzione tiroidea
Fisiopatologia e clinica delle malattie ipofisarie
Patogenesi e clinica della Acromegalia
Oncogeni e tumori del colon nella Acromegalia
Patogenesi e clinica degli adenomi ipofisari non secernenti
Ipopituitarismi e sindromi da deficit di GH dell’adulto
Meccanismi e fattori di secrezione dell’ormone della crescita
Rapporti tra iperparatiroidismo e secrezione del GH
Fisiopatologia e clinica delle sindromi di Cushing.
Il Prof. Martino ha inoltre partecipato a numerosi Investigator
Meeting acquisendo una discreta esperienza nella conduzione degli studi clinici secondo GCP (Good Clinical Practice) e nel trattamento di SAE (Serious Adverse Events) secondo SOP Novartis.
Andrologia
Recettori ormonali nel testicolo: studi ontogenici
Nuove terapie con testosterone negli ipogonadismi maschili primitivi e secondari
PUBBLICAZIONI
Autore di oltre 400 pubblicazioni edite nei seguenti giornali internazionali referenziati:
Endocrine Review
Endocrinology
Journal Clinical Endocrinology and Metabolism
Clinical Endocrinology
J. Endocrinological Investigation
New England Journal of Medicine
The Lancet
European J. Endocrinology
J. Nuclear Medicine
Proc. Natl. Acad. Sciences U.S.A
Arch. Internal Medicine
J. Androlgy
Thyroid
Annales Internal Medicine
American J. Medicine
J. Clinical Investigation
Hormone Metabolic Research
Hormone Research
Drug Safety
Molecular cellular endocrinology
Si ringrazia per il fondamentale generoso sostegno dato alla manifestazione del “Frentano d’Oro:
La Gioiellieria Ferrante di Castel Frentano
La Fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti
La Regione Abruzzo
Il Comune di Lanciano