Associazione Culturale
Il Frentano d’Oro

Carlo Mariani


IL FRENTANO D’ORO, Edizione XVIII del 2015, al Prof. CARLO MARIANI,
26 Settembre 2015.

Professore Ordinario di Fisica della Materia presso il Dipartimento di Fisica dell’Università “La Sapienza” di Roma, membro dell’International Proposol Review Panel del laboratorio di Luce di Sincrotrone Soleil, Saint Aubiv, Parigi.

LA STAMPA.
29 agosto 2015:
https://www.ansa.it/abruzzo/notizie/2015/08/29/frentano-doro-al-fisico-carlo-mariani_0f4adcb4-cc93-48f8-8f9f-37da49618056.html
https://www.lanciano24.it/eventi/2015/08/29/il-frentano-doro-al-fisico-carlo-mariani/
30 agosto 2015:
https://www.ilcentro.it/chieti/scelto-il-frentano-d-oro-2015-%C3%A8-il-fisico-carlo-mariani-1.1333722
25 settembre 2015:
https://www.rete8.it/cultura-e-spettacolo/123-il-frentano-doro-2015-al-fisico-mariani/
26 settembre 2015:
https://www.abruzzoinvideo.tv/eventi/il-frentano-d-oro-2015-al-prof-carlo-mariani-video-integrale__a21669.html
https://www.chietitoday.it/eventi/cultura/frentano-doro-teatro-fenaroli-lanciano-26-settembre-2015.html

L’ALBO D’ORO del Frentano, i Garanti.
I Edizione 1998: Maestro MARIO CEROLI, Scultore, conosciuto in tutto il mondo e definito dalla critica internazionale il moderno Leonardo, che trasforma in arte i più umili elementi della natura. Alla cerimonia hanno partecipato in veste di relatori i critici d’arte Prof. Domenico Policella e lo studioso di Etnia Frentana Padre Gian Maria Polidoro Frate della Porziuncola Madonna degli Angeli di Assisi.

II Edizione 1999: Prof. MARCELLO DE CECCO, insigne Economista, Professore ordinario di Economia Monetaria, Storico ed Editorialista di prestigiose testate di giornalismo economico. Alla cerimonia hanno partecipato in veste di relatori il Prof. Luigi Spaventa, già Ministro del Tesoro ed il giornalista Paolo Gambescia.

III Edizione 2000: Prof. ALESSANDRO PACE, eminente Costituzionalista, Professore ordinario di Diritto Costituzionale. Alla cerimonia sono intervenuti come relatori il Prof. Leopoldo Elia emerito Presidente della Corte Costituzionale ed il Prof. Carlo Mezzanotte, Giudice Costituzionale.

IV Edizione 2001: Ing. GUERRINO DE LUCA, Amministratore Delegato e Direttore Generale della “Logitech International”, leader mondiale dell’alta Tecnologia. Alla cerimonia è intervenuto come relatore dagli Stati Uniti l’Ing. Enzo Torresi “Venture-Capitalist”, fondatore delle più prestigiose aziende americane di informatica.

V Edizione 2002: Maestro DONATO RENZETTI, Direttore d’Orchestra, nome tra i più insigni nel panorama concertistico nazionale ed internazionale. Alla cerimonia sono intervenuti quali relatori: il Prof. Walter Tortoreto Direttore dell’Istituto di Musica della Università degli Studi dell’Aquila ed il Prof. Piero Rattalino, Direttore artistico del Teatro Massimo di Catania.

VI Edizione 2003: Prof. DOMINIK SALVATORE, Economista, Professore Universitario alla Fordham University di New York, Consulente Economico delle Nazioni Unite, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale. Alla cerimonia di consegna del premio sono intervenuti quali relatori il Prof. Carlo Pace, Presidente di Sviluppo Italia ed il Prof. Carlo Secchi, Magnifico Rettore della Università Bocconi di Milano.

VII Edizione 2004: Prof. TAZIO PINELLI, Professore Ordinario di Fisica Nucleare presso l’Università di Pavia, divenuto famoso nel mondo per avere condotto con la collaborazione dei Fisici Nucleari della stessa Università una lunga ricerca dedicata allo sviluppo di una originale terapia per la cancerosi diffusa negli organi umani mediante un innovativo trattamento con neutroni. Alla cerimonia sono intervenuti come relatori il Prof. Alberto Gigli Berzolari, già Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, emerito Rettore della Università di Pavia ed il Dott. Stefano Graziani, chirurgo presso l’Ospedale “Renzetti” di Lanciano.

VIII Edizione 2005: Prof. DOMENICO de ALOYSIO, Professore Ordinario e Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica presso la Università di Bologna. Relatori il Prof. Francesco Antonio Manzoli, Professore Ordinario di Anatomia Umana Normale della Università di Bologna e la Prof.ssa Maria Luisa Altieri Biagi, Professore Ordinario di Storia della Lingua Italiana, Accademica effettiva della Crusca e dell’Istituto delle Scienze dell’Università di Bologna.

IX Edizione 2006: NICOLA CERRONE, Maestro dell’Arte orafa, creatore di gioielli, la cui eleganza e raffinatezza di stile, fanno delle sue “Creazioni” delle vere e proprie opere d’arte. Alla cerimonia sono intervenuti come relatori l’Avv. Prof. Gerardo Brasile, noto storico e critico d’arte ed il Dott. Domenico Maria del Bello, Ispettore Archivistico Onorario per l’Abruzzo.

X Edizione 2007: Professor ENIO MARTINO, Professore Ordinario di Endocrinologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università di Pisa e Direttore del Dipartimento di Endocrinologia e Metabolismo della Clinica Universitaria. Relatori i Proff.: Giulio Giordano e Gaetano Lombardi, Docenti universitari.

XI Edizione 2008: Dottor LUCIO TROJANO, umorista-grafico di fama internazionale, autore di numerosi pubblicazioni e vincitore di prestigiosi premi nazionali ed esteri. Relatori: la Principessa Delfina Metz, scrittrice ed il Dott. Ennio Bellucci, Giornalista RAI.

XII Edizione 2009: CICCI SANTUCCI, Musicista. Autore di una notevole produzione discografica. Noto nel mondo soprattutto agli appassionati di jazz sia come compositore sia come interprete. Relazione musicale con esecuzioni brani jazz.

XIII Edizione 2010: GIUSEPPE ROSATO, Poeta, Narratore e Saggista. Ha ottenuto premi letterari soprattutto per la Poesia, dal “Carducci” del 1960 al “Pascoli” del 2010. Relatore la Prof.ssa Giulia Alberico.

XIV Edizione 2011: VINCENZO RUSSI, studioso e Manager nel campo delle Scienze e delle Tecnologie applicate. Direttore Generale di “Cefriel” Centro di Eccellenza Tecnologica presso il Politecnico di Milano. Relatori: Elisabetta Burba, Giornalista di Panorama e il Prof. Gianni Orecchioni, Dirigente scolastico.

XV Edizione 2012: VALENTINO PACE, Professore universitario. Eminente studioso di Storia dell’Arte Medievale e Bizantina di fama internazionale. Relatore Dott.ssa Giorgia Pollis

XVI Edizione 2013: ALBERTA CAMPITELLI, Storica dell’Arte, Direttrice dell’Ufficio Ville e Parchi Storici presso la Sovrintendenza di Roma Capitale. Relatori: Proff. Remo Rapino e Valentino Pace.

XVII Edizione 2014: CARLO CECATI, Professore Ordinario di Convertitori, Macchine e Azionamenti Elettrici presso l’Università degli Studi dell’Aquila e Chief International Academic Adviser dell’Harbin Institute of Technology, Harbin, Repubblica Popolare Cinese. Relatori: la Prof.ssa Paola Inverardi, Magnifica Rettrice dell’Università degli Studi dell’Aquila ed il Prof. Giuseppe Buja, Professore Ordinario di Convertitori, Macchine e Azionamenti Elettrici dell’Università degli Studi di Padova

ENNIO De BENEDICTIS, Fondatore e Presidente Associazione Culturale
“Il Frentano d’Oro”. Leggendo il curriculum di Carlo Mariani si apprende che il suo principale campo di ricerca è quello della luce di sincrotone.

Il Fondatore Presidente Ennio De Benedictis

Per un profano è un oggetto misterioso. Ma un minimo di documentazione consente di comprendere come il fascino anche teorico di uno studio sulla luce, o di una analoga radiazione, si accompagna in questa ricerca ad una prospettiva estremamente pratica che va dal campo della medicina (in un particolare tipo di TAC) alla litografia per le produzioni di chip per computer.
Un’associazione tra ricerca e industria, tra cultura e tecnologia che ben richiama la peculiarità della frentania, una terra i inventiva e operosità in cui l’ampiezza degli orizzonti non ha mai comportato la rinuncia all’impegno sociale.
Riconosciamo dunque in Carlo Mariani un grande uomo della Frentania e la nostra Associazione è ben lieta di attribuirgli iL “Frentano d’Oro” 2015.
Lanciano, lì 26 Settembre 2015 Associazione Culturale.

Mario Giancristofaro: PRESENTAZIONE.

Il Giornalista Mario Giancristofaro

Corre sul filo del telefono Lanciano – Roma, la conversazione con il Professor Carlo Mariani, “Frentano d’Oro 2015”. Più che un’intervista, un veloce excursus tra ricordi, sentimenti e sensazioni per la presentazione che ogni anno scrivo per la pubblicazione che accompagna la cerimonia di conferimento del Premio.
Prima di questo contatto telefonico, il professor Mariani l’avevo incontrato nella sede dell’Associazione “Il Frentano d’Oro”, unitamente al presidente Ennio De Benedictis e al consigliere Tonino Lanetta. Scarpette da trekking, jeans, camicia bianca con le maniche arrotolate fino ai gomiti, zainetto sulle spalle, occhialini da intellettuale. Si poteva scambiare per un turista di passaggio. Invece, era arrivato perché Lanciano è la città dove è nato e doveva incontrarsi con il Direttivo dell’Associazione che gli aveva conferito l’ambito Premio del “Frentano d’Oro 2015”, riconoscimento che da 18 anni viene assegnato a un personaggio della Frentania che, in Italia e nel Mondo, dà lustro alla sua terra d’origine nel campo delle scienze, delle arti, delle professioni, della culturale nella sua accezione più ampia.
Carlo Mariani è professore ordinario di Struttura della Materia presso il Dipartimento di Fisica dell’Università La Sapienza di Roma.
Un nome di prestigio internazionale, un’autorità nel mondo scientifico, ma che ha conservato l’accattivante spontaneità di quando giocava con i compagni lungo corso Roma e al “quadrato”, i suoi luoghi principali di Lanciano, fino ai sedici anni.
Poi, tutta la famiglia Mariani – papà Mario, presidente del Tribunale, mamma Maria Teti, docente al Liceo Classico, Carlo e le due sorelle – si è trasferita a Roma. Ma Lanciano non è mai stata dimenticata.
Con il Professore non parlo della sua attività scientifica (non ne avrei la competenza e, in questa stessa pubblicazione, ci sono altre autorevoli firme a farlo), ma del Premio e del suo legame con Lanciano.
«La notizia che ero stato scelto per il conferimento del “Frentano d’Oro” – confida Carlo Mariani – mi ha molto inorgoglito. Innanzitutto perché si tratta di un riconoscimento importante e per questo basta scorrere l’albo dei premiati delle precedenti edizioni. Poi perché mi riallaccia alle mie radici, al ricordo e all’affetto che ho per la città nativa. Certo, adesso vengo poco a Lanciano, ma con la mente e col cuore non mi sono mai allontanato. Infine, ma non per ordine di importanza, perché mi fa piacere sapere che nella mia città, nel momento difficile che si sta attraversando, esista un’Associazione, come quella presieduta da Ennio De Benedictis, che porta avanti questo tipo di attività culturale, facendo leva solo sull’impegno e la passione.
Sì, sono contento. Il solo rimpianto è che i miei genitori non abbiano avuto il tempo per essere presenti a questo Premio».
«A Lanciano – racconta – ho studiato fino al secondo Liceo Scientifico. Le elementari all’Istituto delle suore di Corso Roma, le medie alla “Mazzini”, le prime due classi dello Scientifico nella sede che allora si trovava in via del Mare.
Nel ‘72, tutta la famiglia si è trasferita a Roma, dove ho continuato gli studi fino alla laurea in Fisica alla “Sapienza”.

I miei compagni di allora li ricordo bene. Solo per citarne alcuni: Filippo Paolini, Raffaello Carinci, Alfonso Tupone, Massimo D’Amore, Marco Battistella; al liceo, Gianluca Giorgetti. Ma devo dire, più che per lo studio, li ricordo come compagni di giochi. I miei insegnanti? Bravissimi, dovrei citarli tutti, ma l’elenco sarebbe troppo lungo, mi limito al loro ricordo collettivo: mi hanno dato le basi per quanto sono riuscito a fare dopo.
La tradizione lancianese più sentita, e che in famiglia abbiamo sempre rispettata – sottolinea il Professore – è senza dubbio quella della Squilla. L’abbiamo coltivata anche vivendo a Roma, quando i nostri ritorni a Lanciano si sono fatti meno frequenti. Ma ricordo e apprezzo anche tutte le altre: dalle feste di settembre al rito di San Biagio. Mi incuriosiva molto la “cassa armonica” in piazza: da lì è nata la mia passione per la banda, la musica in generale, soprattutto la lirica. Poi, andavo molto al cinema e anche questa è una passione che mi è rimasta, assieme alla lettura di buoni libri. Avevo pure l’hobby della fotografia, con una cameretta di sviluppo, e in questo mi sono stati di grande aiuto Foto Pino e Giulio Di Florio».

Ma come mai il figlio di un Giudice e di una Professoressa, sceglie di dedicarsi alla Fisica?
n effetti, la storia familiare avrebbe dovuto indirizzarmi verso altri campi. Alla Fisica mi ha spinto l’innata curiosità, il desiderio di capire sempre le cose fino in fondo, la tendenza all’osservazione.
E come siamo messi in Italia in questo settore?
Guardi, siamo messi benissimo, nonostante certe carenze strutturali e i continui tagli alla ricerca e alla scuola in generale. Credo di poter dire di conoscere abbastanza bene, a livello internazionale, il settore in cui lavoro. Bene, abbiamo una qualità eccellente in Europa e nel mondo. I nostri giovani ricercatori sono bravi. In particolare, hanno la capacità di risolvere i problemi complessi, forse perché i nostri studi di base sono più ampi che altrove.
In tanti se ne vanno all’estero? Non è un problema, la scienza non ha confini, ma le nostre Istituzioni devono avere più attenzione per la ricerca».

Il Professor Carlo Mariani ci tiene a concludere la conversazione con una precisazione:
Io sottolineo sempre che sono nato nella “città” di Lanciano. E quando mi si replica che in fondo si tratta di un Comune di 40 mila abitanti, faccio notare che Lanciano è nata come “città regia”, di quelle che erano chiamate Universitas, che dipendevano direttamente dal Re e che godevano di autonomia molto più ampia rispetto alle città che dovevano rendere conto al potere del feudatario. E questo significherà pure qualcosa!».
Grazie, Professore, anche per questa postilla da lancianese doc.

PARERE dei Frentani d’Oro: Marcello DE CECCO e Vincenzo RUSSI, sulla designazione proposta dal Consiglio dell’Associazione.
Marcello De Cecco: Caro Ennio, grazie per le informazioni relative al Frentano di quest’anno. Il nome del Prof. Mariani è assai distinto, specie nell’ambito scientifico internazionale. È un nome che illumina il Paese che lo ha visto nascere. Complimenti per la scelta. Cari saluti. Marcello.
Vincenzo Russi: Egregio Presidente, caro Ennio, esprimo in consenso al conferimento del Frentano d’Oro al Prof. Mariani che possiede un curriculum di grande prestigio e valore, dimostrando ancora una volta come i talenti e le eccellenze Frentane abbiano riconoscimenti e carriere internazionali di eccezionale valore. Desidero ancora una volta ringraziarti per il lavoro che continui a fare con costanza, fermezza e profonda analisi dei candidati, offrendo al Premio, all’organizzazione dell’evento ed all’Associazione un profilo internazionale che diffonde il valore dell’impegno e della cultura.
La tua accuratezza, diligenza, applicazione e zelo trasmettono e comunicano qualità, imparzialità e onestà intellettuale, caratteristiche assai rare, ma necessarie e garanzia del futuro, in quest’affaticato Paese.
Rimani per tutti noi, mio caro Presidente, un esempio di riferimento. Un abbraccio. Vincenzo.

La premiazione. Da sin.: Carlo Cecati Garante 2014, Cicci Santucci Garante 2009, Ennio De Benedictis, Lucio Trojano Garante 2008, Carlo Mariani, Mario Giancristofaro.

TESTIMONIANZE di AMICI: Raffaello CARINCI e Filippo PAOLINI.
Raffaello CARINCI. In circa vent’anni di istruzione scolastica ed universitaria
– tanto durava “ai nostri tempi” il percorso formativo dall’asilo alla laurea – si hanno centinaia di compagne e compagni. Con alcune/i cementiamo un’amicizia che resta, di altre/i finiamo per non avere, e per non cercare, notizie.
Di tutti però, se utilizziamo con accortezza le facoltà che abbiamo ricevuto, siamo in grado di esprimere un motivato giudizio, giacché la connotazione principe dell’esperienza umana è quella “valutativa”: parafrasando Thomas Mann, la Natura ci ha dato occhi per vedere, testa per pensare, gli uni e l’altra, insieme, per giudicare.
Credo, mi si passi la presunzione, di fare buon uso di tali facoltà. Si può ben comprendere, quindi, che, quando il caro Rag. De Benedictis mi ha detto che quest’anno “il Frentano d’Oro” sarebbe stato assegnato ad un mio compagno di scuola e mi ha chiesto di indovinare chi fosse, la mia risposta è stata immediata e senza incertezze: Carlo Mariani.

Il giovane Carlo Mariani

La “marcia in più” di Carletto – cui mi lega non solo Amicizia autentica, quella che resta solida per sempre ad onta delle diverse strade seguite, ma anche parentela (sinceramente oggi non so dirne l’origine) vissuta dalle nostre famiglie e da noi in modo intensamente affettuoso, mai formale – era evidente fin dai primi passi scolastici dalle suore francescane di Gesù Bambino, che allora avevano il loro istituto “Sacra Famiglia” in Largo dei Tribunali.
La sua capacità di apprendimento era assolutamente “naturale”, priva di sforzi. Il rigoroso modello pedagogico di cui le nostre maestre (Suor Lucia, Suor Rosalia, Suor Elvia Maria, Suor Luisangela) furono mirabili interpreti – modello che prevedeva, inscindibilmente, i momenti tanto della sana competizione quanto del sostegno, da parte degli stessi compagni, a chi rischiava di perdere il passo (e per questo la “Sacra Famiglia” era allora, nel territorio frentano, l’unica scuola a tempo pieno) – lo vedeva primeggiare senza difficoltà.
Ma parlare della “bravura” di Carletto è troppo facile, direi scontato.
Quel che di lui mi preme invece testimoniare è altro: la sua “serenità”, la “leggerezza” (intesa secondo l’insegnamento delle Lezioni Americane di Italo Calvino) che fin da bambino era propria del suo approccio alle cose della vita. Gli erano aliene le ire fanciullesche, le polemiche inutili, le incomprensioni, la presunzione, men che meno gli appartenevano atteggiamenti di superbia o di superiorità verso gli altri. Gli era invece – e gli è – connaturale ascoltare gli altri, comprenderli, dire la sua, anche con determinazione, ma sempre con misura e rispetto, con la coscienza di chi sente che dal confronto si esce sempre e comunque arricchiti. In questo Carletto, al pari delle sorelle Elisabetta e Alessandra, è stato agevolato dall’aria che respirava in famiglia.
Zio Mario Mariani e zia Maria Teti, coppia affiatatissima, incarnavano il senso autentico della “cultura”, che si qualifica – ne sono convinto sempre di più – proprio per la “leggerezza”: consapevolezza che Cuore e Intelletto, usati in sintesi, consentono sempre di individuare la soluzione migliore, la più illuminata, e di tenere lontana l’oscurità dell’approccio drammatico al vivere; convinzione che la conoscenza – la “cultura”, appunto – serva per parlare con gli altri e, prima ancora, per ascoltare gli altri, e non per onanistici esercizi di vacuo intellettualismo.
(E chi conosce la storia recente di questa Città sa bene quali vantaggi la nostra collettività abbia tratto dall’opera quotidiana, illuminata dalle connotazioni che ho ricordato, dei genitori di Carletto, rispettivamente nella Giustizia e nella Scuola, e può capire quanto grande sia il bisogno che quell’opera sia assunta ad esempio nel cammino nostro e delle nuove generazioni…).
La “leggerezza” era, nella casa di Via Sangro, addirittura palpabile, e zio Mario e zia Maria la offrivano ai loro ospiti con naturalezza, riuscendo a conservarla anche quando erano colpiti da grandi dolori (avevo solo sette anni, ma ricordo bene quando zia Maria perse una sorella nel disastro del Vajont), così consentendo alle persone amiche e vicine una vera partecipazione.
Ma non era affatto scontato, negli anni del- la nostra fanciullezza ed adolescenza, quando per la prima volta si mettevano in discussione le tavole valoriali paterne, che la “leggerezza” dei genitori venisse acquisita da Carletto e dalle sue sorelle.
Ecco: penso che Carletto (al pari di Elisabetta e Alessandra) sia stato bravissimo anzitutto in questo, nel “sentire” fin dalla fanciullezza, e poi, da adolescente e da adulto, nell’intendere appieno e fare proprio quell’approccio familiare sereno e “leggero”, espressione autenticamente “laica” del rapportarsi con il prossimo. Tornando, così, alla Lezione di Italo Calvino ed al mito che la ispira, penso che la “leggerezza” di cui ho voluto dare testimonianza sia stata per Carletto il suo Pegaso, il cavallo alato sul cui dorso egli ha saputo volare e che gli ha reso agevole conseguire i risultati di Uomo di Scienza per i quali oggi la nostra – la Sua – Città, attraverso il “Frentano d’Oro”, giustamente gli rende merito.
Ed io ne sono davvero felice!
Filippo PAOLINI. Accolgo volentieri l’invito rivoltomi dal Presidente De Benedectis a rendere testimonianza con questo breve scritto a Carlo Mariani, Professore Or- dinario in Fisica della materia presso l’Università degli Studi “La Sapienza di Roma, al quale mi lega una sincera amicizia sin dall’infanzia.
Innanzitutto debbo congratularmi con il Consiglio dell’Associazione il “Frentano d’Oro” per avere scelto, anche quest’anno, di conferire il loro prestigioso premio ad un illustre nato nella nostra amata Terra Frentana sempre nel rigoroso rispetto di quei criteri che hanno consentito al riconoscimento di essere ambito dato il prestigio dei premiati, una caratteristica che ha contraddistinto positivamente tutte le edizioni.

L’Avv. Filippo Paolini

Parlare di Carlo Mariani inevitabilmente mi fa tornare in mente la spensierata età dell’adolescenza, avendolo conosciuto in quel periodo, anni straordinari nei quali si è protesi verso la scoperta di un mondo nuovo per crescere sotto tutti i punti di vista, anni nei quali, tra l’altro, si conosce il valore dell’amicizia quella vera che resta per sempre anche se le strade della vita ti dividono e per molti anni hai anche difficoltà oggettive ad incontrarti, ma quando vi è una occasione d’incontro è come se la lontananza avesse cementato ancor più l’amicizia.
Così è stato con Carlo: sono passati gli anni ma ogni volta che ci siamo ritrovati il sorriso è stato sempre lo stesso nel ricordo di due adolescenti che hanno avuto la fortuna di trascorrere spensieratamente una delle fasi più belle della loro vita.
Ricordo perfettamente la casa di Carlo in via del Sangro (al quadrato dopo il passaggio al livello vicino alla Villa comunale) con uno spazio dietro, dove erano ubicati i garage, ambito da noi ragazzi per potere giocare in libertà. La famiglia, il papà Magistrato verso il quale nutrivo grande rispetto e ne ho un ricordo nitido non tanto per il ruolo professionale (dal momento che all’epoca non ne comprendevo realmente l’importanza) ma quanto perché sempre cordiale e sorridente. La mamma, la Preside Prof.ssa Teti, di cui, anche in questo caso, data la mia età adolescenziale, ne apprezzavo le premure nei nostri confronti e le squisite qualità umane più che professionali. La sorella Elisabetta affabile come lo erano tutti in famiglia.
Anni lontani, anni indimenticabili, dove alla voglia di diventare grandi si univa la passione verso tutto ciò che in quel momento appariva una scoperta sensazionale ed anche la più banale aveva questa dimensione.
Carlo, dall’intelligenza vivace, era l’amico ideale per scoprire il mondo che ci circondava senza fermarsi al primo ostacolo ed andare anche oltre l’approccio superficiale tipico dell’età adolescenziale.

L’adolescente Carlo Mariani

Dire oggi che il suo percorso verso la scienza in generale era già segnato all’epoca sarebbe banale e fuorviante. Il suo curriculum vitae dimostra che egli ha saputo coltivare la sua intelligenza vivace in uno con il sapere assaporare qualsiasi scoperta sempre con il sorriso sulle labbra. Tra i tenti piacevoli ricordi uno particolare mi piace citare perchè a quell’epoca mi appassionai all’arte fotografica e lui fu un prezioso sostegno. Con il suo brillante intuito, misto alla voglia di conoscenza, approntò una camera oscura dove facemmo i primi tentativi di scoperta delle tecniche fotografiche, rudimenti che mi furono molto utili negli anni che ho coltivato la passione per la fotografia e spesso racconto, anche ai miei figli, che se non avessi avuto un amico come Carlo forse non mi sarei appassionato al bellissimo mondo della fotografia e della creazione di immagini in generale. Il suo entusiasmo in tutto quello che faceva, era contagioso.
Oggi che vedo conferirgli il prestigioso e meritatissimo “Frentano d’Oro” sono emozionato per lui e mi sento di augurare a tutti gli adolescenti di conoscere un amico come Carlo e ritrovarlo, nello scorrere degli anni, sempre affettuoso e sorridente come fortunatamente è accaduto a me.

TESTIMONIANZE PROFESSIONALI: Vincenzo Nesi, A. M. Bradshaw, Carlo Maria Bertoni, Fernando Flores, D. D. Sarma, Giorgio Paolucci, Francesco Allegretti, Luca Gavioli.

PROF. VINCENZO NESI, Preside della Facoltà di Scienze matematiche e fisiche Università “La Sapienza” di Roma.
Ho appreso con grande piacere la notizia del premio conferito al Prof. Carlo Mariani. Ho conosciuto il collega Carlo Mariani diversi anni fa.
Da circa tre anni, per i motivi che esporrò, ho avuto il privilegio di lavorare fianco a fianco con lui. Carlo è un fisico molto affermato internazionalmente.
Lavora nel Dipartimento di Fisica della Sapienza che fu culla del lavoro di Fermi e del suo formidabile gruppo e che poi ha continuato una straordinaria tradizione scientifica e culturale attraverso il lavoro di tantissimi Maestri della Fisica moderna da Edoardo Amaldi a Nicola Cabibbo solo per citare Scienziati scomparsi. In questo ambito Carlo dirige, insieme alla Prof.ssa Betti, un laboratorio di grande notorietà internazionale dove si formano giovani scienziate e scienziati. Proprio recentemente la Facoltà di Scienze ha proposto una chiamata diretta del collega Francesco Mauri un giovane e brillantissimo fisico che lavora in Francia e, dal primo novembre, verrà alla Sapienza certamente attratto anche dalle interessantissime ricerche di Carlo e Maria Grazia.
Poiché altri colleghi potranno raccontare con maggiore competenza i contributi scientifici di Carlo, io desidero soffermarmi su altre sue straordinarie doti che tutti gli riconosciamo. Carlo interpreta il ruolo del Professore universitario con una visione della Scienza che sia al servizio della società a cominciare dal momento della formazione di studentesse e studenti.
Il suo impegno nelle strutture dove si forma la qualità effettiva di un corso di studi è stato continuo e dura da quando si è trasferito a Roma.
Negli ultimi anni Carlo ha dato un contributo molto significativo al miglioramento dei servizi che attengono alla effettiva fruizione degli insegnamenti. Si è trattato e si tratta di un lavoro oscuro e complesso. Ad esempio ottimizzare l’uso delle aule, approntare orari delle lezioni che siano ispirati all’interesse di studentesse e studenti e non a quello dei docenti. Carlo ha operato sia nelle strutture dipartimentali, sia in quelle di Facoltà, in particolare in un organo di decisiva importanza, istituito per legge e dal significativo nome: “Comitato di Monitoraggio delle attività didattiche e scientifiche”. In queste attività, Carlo é emerso in maniera cristallina come una delle persone più preparate e dedicate. Nell’ottobre del 2013, Carlo ha accettato l’impegnativa carica di Vice Preside Vicario della Facoltà di Scienze. Si è trattato di un notevole cambio di prospettiva. Mentre prima si era occupato con grande capacità di uno dei corsi di studio della Facoltà, quello di Fisica, di più lunga e solida tradizione, “quotato” dalle agenzie internazionali di un eccezionale ventiduesimo posto al mondo, in questi quasi due anni ho chiesto a Carlo di mettere la sua competenza al servizio di una comunità ben più ampia: quasi 500 docenti, quasi 8.000 fra studentesse e studenti, quasi 150 unità di personale, una decina di biblioteche fra le più prestigiose d’Italia, svariate decine di laboratori di tutte le discipline scientifiche e così via.
Desideravo avere la mio fianco un collega che non fosse soltanto uno scienziato unanimemente stimato, ma fosse anche capace di cogliere la missione profonda dell’Università e che quindi potesse aiutarmi a guidare le scelte di lungo termine per la Facoltà. Non potrei essere più felice della scelta che feci.
Carlo si è rilevato ancora migliore di quanto le mie pur altissime aspettative non avessero previsto. Con il contributo di un gruppo di persone abbiamo fatto molte scelte innovative. In questi anni Carlo ha contribuito in maniera decisiva a moltissime iniziative di Facoltà, alcune delle quali niente affatto routinarie.
Mi piace citare uno studio molto originale per il quale il suo contributo è stato particolarmente decisivo. Un articolo intitolato “Un elemento di valutazione della qualità della didattica”:
https://web.uniroma1.it/fac smfn/sites/default/ files/Qualit%C3%A0%2030-03-2015.pdf
Un esempio di come si possa tentare di applicare il metodo scientifico a questioni che sembrano relegate nell’alveo delle convinzioni soggettive. Ed ancora le iniziative in sostegno alla parità di genere,
https://web.uniroma1.it/fac smfn/questione-di-genere
oppure l’istituzione dei riconoscimenti per l’insegnamento universitario, tutte cose per le quali la nostra Facoltà rivendica una particolare originalità a livello di Sapienza e nazionale.
Questo breve elenco di alcuni dei contributi dati dal Prof. Carlo Mariani non descrive ancora pienamente il suo lavoro. Ma piuttosto che insistere a descrivere altri contributi specifici, vorrei soffermarmi ancora su aspetti diversi.
Il primo è semplice. Carlo non è solo un professore universitario: è un uomo di cultura con molteplici interessi. Senza tema di esagerare, Carlo deve essere definito un intellettuale. Il secondo, invece, è un aspetto che, anche se a prima vista può apparire soltanto elemento di valenza individuale, completa la descrizione dei “saperi minimi” che occorrono per dire di conoscere almeno un po’, il Prof. Carlo Mariani. Carlo è un uomo incrollabilmente garbato, straordinariamente gentile, di una gentilezza non formale, ma sintomo di sincera disponibilità umana. Nonostante la sua mitezza, nei momenti critici, che sono piuttosto frequenti nell’Accademia come in tutti i contesti molto competitivi, Carlo non esita a prendere posizioni molto coraggiose dettate da un’alta concezione del ruolo dell’Università Pubblica. Queste doti fanno di lui una persona che diffonde un senso di serenità a tutti quelli con cui lavora. Una dote che gli permette di essere spesso l’elemento di coesione e di equilibrio di gruppi eterogenei che si confrontano su tematiche complesse e di cui, quindi, tutti coloro che lavorano con lui, gli sono debitori. E quel che rende tutto questo straordinario, nel senso etimologico del termine, che gli aspetti di pacatezza, di equilibrio, di sincera disponibilità umana per tutti, non sono venuti a mancare nemmeno in momenti drammatici, realmente drammatici, della sua vita personale.

A.M. BRADSHAW: Prof. Dr., Direttore emerito, Max-Planck-Institut für plasmaphysik, Monaco di Baviera.
La Fisica dello stato solido ed in particolare la sua branca chiamata fisica delle superfici, non è solo un’affascinante area di ricerca di base, ma forma anche le basi di un ́ampia gamma di tecnologie chiave, le quali in anni recenti sono diventate parte integrale della vita contemporanea. Se ne trovano esempi nei mezzi di calcolo (computing), nelle telecomunicazioni, nella generazione e distribuzione delle energie rinnovabili, così come nella catalisi eterogenea per l’industria chimica.
Carlo Mariani, membro del mio gruppo di ricerca nei primi anni ’80 a Berlino, è figura nota a livello internazionale nella fisica delle superfici. Dopo aver iniziato la carriera accademica come Professore associato a Modena, è stato chiamato come Professore ordinario a Roma nel 2001.
I suoi interessi di ricerca risiedono principalmente nella caratterizzazione dei sistemi di superficie e d ́interfaccia, quali gli strati monotomici adsorbiti, le interfacce metallo-semiconduttore e le eterostrutture, le transizioni di fase metallo-isolante alla superficie dei semiconduttori ed i sistemi ibridi organico-inorganico sulle superfici. Ha utilizzato un’ampia gamma di tecniche sperimentali nei propri studi per spiegare le proprietà strutturali, elettroniche e vibrazionali dei sistemi a bassa dimensione.
Negli anni di Berlino ha determinato la struttura a bande elettronica di strati ordinati di gas rari su superfici, ha misurato transizioni di fase e spiegato le forme di riga spettrale nella fotoemissione di quei sistemi. Più avanti nella carriera, ha applicato numerose tecniche spettroscopiche per studiare e spiegare le interfacce ordinate ibride costituite da eterostrutture di molecole organiche e substrati inorganici, con lo scopo si determinare l’orientazione molecolare, le forze d’interazione e le bande elettroniche di tali interfacce ibride.
Il Grafene (un singolo strato puramente bidimensionale di atomi di carbonio) e le interfacce ordinate fra il Grafene e molecole aromatiche svolgono un ruolo importante nei suoi studi più recenti. In molte di queste investigazioni è stato necessario utilizzare la “luce di sincrotrone” (LdS), disponibile ad esempio presso il Laboratorio dell’anello di accumulazione Elettra a Trieste. Il Professor Mariani appartiene al gruppo dei pionieri nell’uso della LdS italiana di alta intensità e focalizzazione, e presta servizio, sia in Italia che all’estero, in numerosi Comitati di consulenza e di decisione per i programmi di queste grandi infrastrutture di ricerca. Ad esempio, attualmente ricopre l’incarico di responsabile (chairperson) del Consiglio internazionale di giudizio delle proposte di esperimento dell’anello di accumulazione Elettra. Non ultime da menzionare, le sue ulteriori attività di servizio per la Fisica, in particolare nella gestione scientifica e nella didattica.
Ho una grande ammirazione per i risultati scien- tifici del Professor Mariani e sono molto lieto che sia preso in considerazione per un prestigioso riconoscimento.

Il logo dell’Associazione “Il Frentano d’Oro”

CARLO MARIA BERTONI, Preside della Facoltà di Scienze mat. fis. e naturali dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidi delle Facoltà di Scienze, Capo-Delegazione italiana nel Council del sincrotrone europeo dal 1992 al 2011, già responsabile del progetto strategico CNR luce di sincrotrone 1989-91.
È con profonda soddisfazione che esprimo il mio sostegno al riconoscimento che la Città di Lanciano offre al suo cittadino, prof. Carlo Mariani, che conosco dagli esordi nella sua brillante carriera scientifica ed accademica.
A Berlino, Cosenza, Modena e Roma, tappe principali del suo percorso, Carlo Mariani è stato uno dei più brillanti studiosi nel campo della fisica delle superfici e nel campo della spettroscopia con luce di sincrotrone.
E’ impegnato da sempre in esperimenti di avanguardia nelle grandi facility internazionali (Frascati, Trieste, Sincrotrone Europea di Grenoble,…) e realizzando, a Modena e a Roma in particolare, laboratori universitari di grande competitività nel campo delle spettroscopie elettroniche ad alta risoluzione. Non tralasciando però gli impegni organizzativi, costituendo sempre un riferimento per la comunità scientifica; in particolare è stato presidente della Società Italiana di Luce di Sincrotrone, membro di Comitati per la selezioni di esperimenti e programmi a livello nazionale e internazionale, sempre attivo nell’organizzazione dei Dottorati di Ricerca in più di una sede.
Sono felice che riceva questo riconoscimento a premio della sua carriera scientifica, dei risultati ottenuti nella ricerca, della disponibilità sempre manifestata nel far crescere la comunità scientifica, il suo efficace entusiasmo nell’attività didattica e le sue grandi doti di umanità.

Il Prof. Carlo Mariani oltreoceano.

FERNANDO FLORES, Professore emerito Universidad autónoma de Madrid premio nacional de Física (spain).
Ho appena saputo che la Città di Lanciano ha recentemente assegnato un premio al Prof. Carlo Mariani, originario della città, per il suo lavoro di scienziato internazionalmente riconosciuto. Scrivo pertanto questa lettera per contribuire al grande onore che sta ricevendo il Prof. Mariani con questo premio.
Conosco il Prof. Mariani probabilmente da più di 30 anni, ci siamo incontrati spesso in molte Conferenze Internazionali, la maggior parte di esse dedicate all’analisi delle proprietà delle superfici, interfacce e nanostrutture nel campo della Fisica della Materia Condensata. Ho avuto il vero piacere di scambiare numerose conversazioni e contatti, in quanto egli ha sempre saputo affrontare in modo profondo ed appropriato i nostri problemi scientifici che sono molto ampi ed egli è ben conosciuto e notevolmente rispettato internazionalmente per i suoi contributi alla Fisica della Materia Condensata e, in particolare, all’uso ed allo sviluppo di varie tecniche presso grandi strumentazioni di “radiazione di sincrotrone” (come la spettroscopia di fotoemissione risolta in angolo e l’assorbimento di raggi X). A tal proposito vorrei menzionare il fatto che egli è stato nominato presso molti diversi comitati e gruppi di lavoro presso Centri di “Luce di Sincrotrone” europei ed americani: in particolare, è stato eletto come Presidente della Società Italiana di Luce di Sincrotrone durante il periodo 2008-2011.
Vorrei anche citare il lavoro che pubblicammo insieme sulla prestigiosa rivista Physical Review Letters, sulle proprietà di interfaccia di molecole organiche (benzenetiolati e pentacene) depositate sul rame. Ha sviluppato un approccio arguto per la comprensione della formazione della barriera energetica fra le molecole ed il metallo, come dimostrato dalle numerose citazioni che quel lavoro ha già ricevuto. Il contributo del Prof. Mariani e del suo gruppo a quell’articolo è stato decisivo ed è appropriato riconoscerlo in quanto tale in questa lettera.
Per ultimo, ma non meno importante, penso sia appropriato menzionare che l’illustre carriera internazionale del Prof. Mariani si è svolta con il sostegno continuo di qualcuno che lo ha aiutato giorno e notte: la sua amata moglie, Pilar Martinez, nata in Aragona (Spagna); ha dato quello speciale gusto alla vita del Prof. Mariani, nato a Lanciano, una città dove ancora svetta la “Torre Aragonese”.

DIPANKAR DAS SARMA, Professore presso l’istituto indiano delle Scienze, Bangalore, India. inoltre: Professore ospite, Dipartimento di fisica, Università di Uppsala, Svezia; e Scienziato riconosciuto, Consiglio delle ricerche scientifiche e industriali, Rete degli Istituti per l’energia solare, Nuova Delhi.
Scrivo questa nota per ricordare il mio legame con il Professor Carlo Mariani e i suoi immensi contributi alla Scienza nel più ampio senso del termine.
Sebbene io abbia iniziato ad incontrare Carlo personalmente su base regolare solo dai primi anni 2000, lo conosco da molto tempo prima, in quanto ambedue abbiamo trascorso il nostro periodo di post-dottorato in Germania nel campo della radiazione di sincrotrone usando diverse forme di spettroscopie elettroniche, sovrapponendoci in diversi periodi nei primi anni ’80. Ero a conoscenza dei suoi diversi successi durante quel periodo. Si tratta dei primi tempi degli studi di spettroscopia elettronica, scienza delle superfici e radiazione di sincrotrone e Carlo lasciò indubitabili segni in tutti quei campi.
I suoi contributi in quegli ambiti sono notevoli e profondi. Nel corso degli anni si è mosso fra i diversi campi con agilità, contribuendo regolarmente con importanti pubblicazioni, nel corso degli anni fino ai tempi più recenti per i quali posso menzionare specificamente lo studio del grafene (la magica struttura a nido d’ape di atomi di carbonio, usata dalle scienze fondamentali fino a numerose applicazioni). I suoi contributi scientifici eccezionali sono ben riconosciuti dalla Comunità e sono testimoniati anche dal suo essere stato corresponsabile della Conferenza Generale della Divisione di Materia Condensata della Società Europea di Fisica già nel 2008.
Ciò che trovo di particolarmente significativo delle vita professionale di Carlo è che non ha limitato i propri sforzi per perseguire solo i propri risultati scientifici, quanto il fatto che si sia egualmente impegnato per migliorare l’ecosistema scientifico circostante per il miglioramento della Scienza e della Comunità, in generale. Questo aspetto è ampiamente rappresentato dal suo instancabile servizio per assicurare l’agile funzionamento di diverse grandi apparecchiature di ricerca ed organizzazioni.
Egli è stato profondamente coinvolto nel coordinamento degli utenti Europei della radiazione di sincrotrone a vari livelli. Fa parte di comitati di decisione scientifica di vari sincrotroni nel mondo; ha anche diretto lo stesso comitato ad Elettra (il sincrotrone italiano) da svariati anni, guidando in questo modo Elettra e la Comunità scientifica per una migliore utilizzazione di quella importante risorsa scientifica. A ragione, Carlo è stato eletto Presidente della Società Italiana di Luce di Sincrotrone (SILS) nel periodo 2008-2011.
Sarebbe poco descrivere il Professor Carlo Mariani se ne parlassi solo per i suoi contributi scientifici in termini dei suoi successi di eccellenza scientifica e dei suoi contributi al sistema, come scritto in dettaglio finora, se non ne descrivessi la persona, per come l’ho conosciuto. Questo è quanto ho alluso nel primo paragrafo quando ho citato il fatto che abbia interagito con lui su base regolare a partire dal 2000. Carlo è un essere umano rimarcabile, pieno di comprensione e saggezza. E’ stato sempre una presenza meravigliosa in tutti i comitati nei quali ho avuto la fortuna di lavorare insieme a lui. Seguivamo una regola di riferimento – quando in dubbio, chiedi a Carlo!
Ha sempre avuto dei punti di vista equilibrati, comprensivi nel metodo e saggi nelle conclusioni. La mia profonda amicizia con lui è basata più su questi elementi di umanità che su di ogni altra cosa, sebbene apprezzi molto Carlo come scienziato.
Ho molti grandi amici nel mondo ed una gran parte di essi vengono dall’Italia; ho molte attività professionali basate in Italia.
Ho avuto la fortuna che la Repubblica Italiana mi abbia conferito una onorificenza civile, di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia, come riconoscimento del mio lungo lavoro comune in Italia. Dico questo per sottolineare la mia seguente dichiarazione, che il Professor Carlo Mariani è una delle persone e degli scienziati più fini che abbia conosciuto ed un caro amico.
Comprendo bene che il Professor Carlo Mariani sia stato considerato per il premio “Frentano d’Oro” dell’Associazione Culturale il Frentano d’Oro e posso asserire con tutta la mia convinzione che non posso pensare ad altri lancianesi meglio scelti per tale riconoscimento.

Carlo Mariani secondo Lucio Trojano, Premiato del 2009

GIORGIO PAOLUCCI, scientific Director sesame (synchrotron-light for experimental science and applications in the Middle East).
Egregio Presidente, il Prof. Carlo Mariani mi ha detto che sarà insignito del Vostro prestigioso riconoscimento e mi ha chiesto di scrivere qualche parola di presentazione. Lo faccio molto volentieri visti la stima e l’affetto che ci legano. Conosco Carlo da quando lui era un giovane laureato e io iniziavo a frequentare il laboratorio per la mia tesi di laurea. Sono passati 35 anni, il che mi ricorda che né lui né io siamo giovani. Per l’anagrafe, perché lo spirito è sempre quello del ricercatore che è come un ragazzino che vuole smontare il giocattolo (la natura) per capire “come è fatto dentro!”
Carlo ha mantenuto questa sua voglia di lavorare per capire il mondo che ci circonda, usando i metodi che gli sono più congeniali, in particolare la luce di sincrotrone che consente di capire tante cose della materia cha ci circonda.
La luce di sincrotrone è potente ma richiede tanto, tanto sforzo organizzativo. E Carlo non si è sottratto: è stato Presidente della Società Italiana per la Luce di Sincrotrone e in quella posizione ha avuto un ruolo importante per la promozione presso i giovani dei metodi scientifici basato sull’uso dei sincrotroni.
È da tempo il coordinatore del gruppo di esperti che valuta le proposte di esperimento al sincrotrone italiano di Trieste (Elettra): abbiamo lavorato insieme per anni (io ero la persona che ad Elettra seguiva la ricerca degli utilizzatori) correggendo insieme procedure avendo sempre in mente l’obiettivo di dare un buon servizio alla comunità dei ricercatori. Ha portato questa sua esperienza in ambito europeo, come rappresentante degli utenti italiani nell’organizzazione europea degli utilizzatori dei sincrotroni (ESUO). E non dimentichiamo che Carlo è soprattutto un bravissimo ricercatore ed un ottimo didatta. Insomma, un vanto per Lanciano!66

FRANCESCO ALLEGRETTI, Senior researcher technische Universität München, Germania.
Ho incontrato Carlo Mariani a Modena, per la prima volta, nel marzo del 2000. Allora avevo la possibilità di scegliere tra tre diverse destinazioni, Genova, Modena e Firenze per il mio Dottorato di Ricerca in Fisica e la decisione non era facile. Carlo mi convinse non soltanto per la qualità del progetto scientifico, ma anche per il suo temperamento e il suo entusiasmo; per questo, in quella primavera decisi di lasciare la città in cui avevo studiato, Firenze, per spostarmi a Modena, di staccarmi dalla protezione familiare, e di cambiare specializzazione dalla Fisica dello Stato Solido a quella delle Superfici e Nanostrutture.
Di certo non me ne sono pentito.
I tre anni del mio dottorato a Modena, sotto la guida di Carlo, hanno determinato in maniera netta il mio sviluppo scientifico e umano, nonché il mio approccio all’esistenza.
Ricordo sempre quegli anni con grande piacere e riconoscenza come gli anni della novità e dell’avventura. Le esperienze raccolte allora, molto spesso grazie alla supervisione di Carlo, per esempio alcuni soggiorni di ricerca all’estero, le scuole estive e varie conferenze internazionali combinate con il frequente movimento tra l’Università di Modena e “La Sapienza” a Roma, dove Carlo fu chiamato nel corso del 2001, mi trasmisero la chiara idea che la scienza non può essere legata ad un singolo luogo ma si muove lungo un percorso globale, dove le collaborazioni e lo scambio di competenze sono uno stimolo continuo al processo di conoscenza.
Non è un caso che alla fine del dottorato seguii l’impulso di andare a lavorare all’estero, per conoscere non solo nuovi ambienti lavorativi ma anche altre lingue, culture e Paesi. Quindici anni dopo, tre paesi e diverse città alle spalle (in Inghil- terra, Austria e Germania), la sete di conoscenza non si è ancora placata, ora però si accompagna alla consapevolezza e alla soddisfazione di quanto già vissuto e raggiunto e alla riconoscenza verso le persone che hanno marcato questi anni. Continuo a incontrare Carlo, di tanto in tanto, a conferenze internazionali su temi comuni. Anche se qualche anno è passato, la sua passione e la sua giovinezza interiore sono rimaste intatte. Per timidezza non sono forse mai riuscito a esprimergli direttamente la mia riconoscenza, ma credo che lui sappia quanto del mio percorso è anche merito suo.

Il Prof. Carlo Mariani: il pensiero non si ferma…

LUCA GAVIOLI, Professore associato di Fisica sperimentale Dipartimento di Matematica e Fisica Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia.
Ho conosciuto Carlo durante l’ultimo anno del corso di Laurea in Fisica all’Università di Modena, era il 1991. Essendo la mia inclinazione naturale verso la Fisica sperimentale, mi era stato consigliato da un professore e amico dei miei genitori, il Prof. Olmes Bisi, di rivolgermi al “Carlo, vedrai che ti troverai bene”. Quando sono entrato nel suo ufficio sono rimasto colpito dalla montagna di carte che ricopriva ogni superficie libera e che è rimasta una costante per tutte le volte che ci siamo incontrati nel suo ufficio, anche a distanza di anni.
Ricordo di aver avuto un colloquio franco e cordiale, ed è soprattutto la franchezza di Carlo che mi ha spinto a sceglierlo come Relatore della tesi di laurea.
La sua perseveranza è stata fondamentale per vincere le mie resistenze e talvolta la mia pigrizia ad affrontare i lavori più noiosi, come la ricerca bibliografica, ma è anche servita a farmi apprezzare il lavoro svolto, a terminare l’esperimento in corso come se fosse la cosa più importante del mondo anche a costo di rimanere alzati tutta la notte. D’altra parte lui stesso non si è mai tirato indietro.
La prima volta che con lui feci esperimenti al sincrotrone ad Amburgo (la volta in cui mi “sgridò” perché alle 23 e passa di sera, per raggiungere la guesthouse al sincrotrone, avevo preso il taxi dall’aeroporto perché non c’erano praticamente più mezzi pubblici…..) facevamo i turni davanti alla beamline per portare avanti l’esperimento.
Devo dire che è stato anche paziente perché è riuscito a sopportare un carattere abbastanza spinoso come il mio. Ad esempio, qualche mese prima di laurearmi, dovevo cominciare a scrivere la tesi, ed io presumevo fermamente di poterla scrivere in breve tempo. Quando andai da lui dicendo: entro 2 mesi voglio laurearmi visto che i dati ci sono, ricordo la sua risposta diplomatica:
beh adesso vediamo quando mi porti i primi capitoli.
Qualche anno dopo mi ha confessato che era rimasto scioccato dal mio atteggiamento che pretendeva di sapere come scrivere una tesi di laurea ma che era riuscito a moderarsi nella risposta per non spegnere il mio entusiasmo.
Abbiamo lavorato assieme per ancora tre anni durante il mio dottorato, e con la sua supervisione ho acquisito la capacità di muovermi indipendentemente nel campo scientifico.
Alla fine del dottorato (secondo me lui voleva a tutti i costi mandarmi in Germania) ho fatto di testa mia, naturalmente, ma ho portato con me un bagaglio di esperienze lavorative ed umane che ancora oggi (come Professore di Fisica presso l’Università Cattolica) cerco di trasmettere ai miei studenti.

CURRICULUM VITAE.
Carlo Mariani è nato il 6 marzo del 1956 a Lanciano, dove ha studiato fino al secondo anno delle scuole superiori, presso il liceo scientifico statale. Ha terminato il liceo scientifico a Roma, ed ha quindi studiato Fisica all’Università di Roma “La Sapienza” dove si è laureato con lode nel maggio 1979 nel campo della Fisica della Materia.
E’ sempre affezionato alle tradizioni lancianesi e più ancora alla sua famiglia; i genitori, come lui stesso dice, sono sempre stati figure di esempio e di riferimento. Il padre, Dott. Mario Mariani, Presidente del Tribunale di Lanciano e la madre Prof.ssa Maria Teti docente al liceo classico di Lanciano.
Dopo la laurea, nel 1980 ha avuto una posizione di ricercatore post-dottorato presso il Fritz-Haber-Institut a Berlino (Ovest a quel tempo), prestigioso Istituto di ricerca della Max-Planck-Gesellschaft, dove ha condotto ricerche nel campo dell’adsorbimento molecolare su superfici, con tecniche innovative ed anche con uso di “luce di sincrotone” (LdS).
Nel 1983, dopo un breve passaggio all’Università della Calabria, ottiene un posto di Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) a Frascati presso il gruppo PULS (Progetto per l’Utilizzazione della Luce di Sincrotone).
Nel 1984 è vincitore di un concorso per ricercatore universitario a tempo indeterminato presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Modena; nel 1988 vince il concorso nazionale per Professore associato in “Fisica Generale”, è chiamato a Modena e vi resta fino al 2001. In quel periodo ha svolto ricerche anche presso l’Université Pierre et Marie Curie di Parigi (1989) e presso diversi laboratori internazionali di “luce di sincrotrone” quali DESY ad Amburgo, BES- SY a Berlino, SuperACO/DCI e poi SOLEIL a Parigi, ESRF a Grenoble, ELETTRA a Trieste, ecc.
Infine nel 2001 vince un posto di Professore ordinario in “Fisica della Materia “ e viene chiamato a Roma presso il Dipartimento di Fisica dell’Università “La Sapienza”.
A Roma Mariani ha contribuito alla fondazione del laboratorio LOTUS, laboratorio di fisica sperimentale della materia, con numerose tecniche necessarie per investigare i nuovi materiali, in particolare la fotoemissione risolta in angolo. Presso il Dipartimento e nel laboratorio, insieme al gruppo di ricerca, svolge intensa attività di ricerca e di formazione, con insegnamenti presso corsi di laurea in Fisica ed Ingegneria delle nanotecnologie, nonché corsi di dottorato di ricerca. Ha inoltre diretto scuole nazionali per dottorandi di ricerca, formato numerosi dottorandi di ricerca e decine di laureandi.
Accanto alla attività scientifica e di formazione, svolge intensa attività di servizio per la Comunità scientifica internazionale, dal 2011 come responsabile del Comitato di valutazione scientifica internazionale degli esperti del laboratorio di LdS Elettra a Trieste, dal 2015 come membro del Comitato internazionale di valutazione scientifica del laboratorio SOLEIL a Parigi, come membro eletto della giunta dell’organizzazione europea degli utenti di LdS (ESUO), dal 2010 come membro del comitato valutatore della sorgente LdS canadese e del Laboratorio Europeo ESRF a Grenoble (fino al 2014), come membro del comitato valutatore per il laser ad elettroni liberi FERMI a Trieste dal 2012 e di Dafne a Frascati, nel periodo 2008-2011 come Presidente della Società italiana di LdS (SILS); inoltre come membro di numerose commissioni di valutazione del Ministero della Ricerca e di Istituti di Ricerca nazionali ed internazionali.
Le sue ricerche, testimoniate da più di 160 articoli scientifici su riviste internazionali ad alto fattore di impatto, decine di note interne, due libri di Fisica generale e due capitoli di libri dei quali è coautore, da diversi centinaia di presentazioni a conferenze internazionali, hanno dato importanti contributi nel campo della fisica sperimentale della materia condensata, in particolare: studio delle proprietà di molecole adsorbite su superfici; transizioni di fase isolante- metallo su sistemi a bassa dimensione; sviluppo e studio di nuovi materiali innovativi su scala manometrica, in particolare sistemi ibridi organico-inorga- nico, con proprietà dettate dalla dimensione ridotta: fra di essi il grafene e la modifica delle sue funzioni tramite adsorbimento molecolare.
Le ricerche, di natura fondamentalmente, sono alla base di innumerevoli applicazioni della tecnologia odierna, dai nuovi dispositivi opto-elettronici (dagli schemi innovativi di telefoni portatili, calcolatori e televisori), alle memorie magnetiche ecc.).
L’attività di ricerca si è avvalsa sia di sviluppo e realizzazione di tecniche sperimentali on-campus nei diversi Dipartimenti e Istituti dove ha lavorato, sia di attività presso gli anelli acceleratori con generazione di “Luce di sincrotrone”; questi ultimi sono laboratori internazionali presso i quali le ricerche di Fisica della materia si coniugano con ematiche in diversi campi interdisciplinari.

Impieghi e formazione:
dal 2001: Professore Ordinario di Struttura della Materia presso il Dipartimento di Fisica dell’Universi- tà di Roma “La Sapienza”.
1998–2001: Professore Associato di Fisica Genera- le all’Università di Modena e Reggio Emilia.
1989: Professore Associato inviato presso l’Univer- sità Pierre e Marie Curie, Parigi.
1984–1998: Ricercatore del Dipartimento di Fisi- ca, Università di Modena.
1983: Ricercatore CNR presso il Progetto “Luce di Sincrotone” Adone di Frascati. 1980-1982: Ricercatore Post-Dottorato al Fritz- Haber-Institut della Max-Planck-Gesellschaft, Berlino 1979: Laurea con lode in Fisica all’Università di Roma.

Incarichi:
dal 2015: Membro dell’”International Proposal Panel” del laboratorio di luce di sincrotrone Soleil, Saint Aubin, Parigi.
Dal 2013: Vice-Preside Vicario della Facoltà di Sciente Matematiche, Fisiche e Naturali, Università di Roma “La Sapienza”.
Dal 2012: Membro del Collegio dei docenti del Dottorato in “Modelli Matematici per l’Ingegneria, l’Elettromagnetismo e le Nanoscienze”, Università di Roma “La Sapienza”.
Dal 2012: Membro dell’”International Proposal Review Panel” del laser ad elettroni liberi FERMI, Trieste.
Dal 2011: “Chair- Person” dell’”International Proposal Review Committee” del Laboratorio di sincrotone Elettra, Trieste.
Dal 2011: Membro eletto della Giunta dello “European Syncroton Users Organization” (ESUO).
Dal 2011: Membro dello “User Selection Panel” per l’accesso transnazionale alle infrastrutture di ricerca dei Laboratori Nazionali di Frascati, INFN.
Dal 2010: Valutatore della “Canadian Light Source”, Saskatoon (Canada).
2010-2014: Valutatore delle “European Syncroton Radiation Facility” (ESRF), Grenoble (Francia).
2009-2012: Membro eletto della Giunta della “Eu- ropean Light Sources Activities” (ELISA).
2008-2013: Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in “Scienza dei Materiali”, Scuola di Dottorato Volterra, Università di Roma “La Sapienza”.
2008-2011: Presidente eletto della Società Italiana Luce di Sincrotone (SILS).
2004-2010: Responsabile del Comitato di Scienza delle Superfici del International Proposal Review Panel” del Laboratorio di Radiazione di Sincrotone Elettra di Trieste.
2008: “co-chair” della “General Conference of the Condensed Matter Division of the European Physical Society”.
2004-2007: Membro del Collegio dei Docenti della Scuola di Dottorato in Nanoscienze Nanotecnologie dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
2001-2003: Membro della Commissione “Luce di Sincrotone” dell’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia (INFM).
2000-2004: Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Fisica dell’Università di Modena.
1997-2001: Coordinatore dei programmi europei ECTS, EMSPS, TEMPUS, EUPEN e Socretes/Era- smus a Modena.
1995-1998: Membro eletto della Giunta del diparti- menti di Fisica dell’Università di Modena.
1995-1999: Membro eletto della Giunta della So- cietà Italiana Luce di Sincrotone (SILS).
1987-2011: Membro dei Comitati Scientifici di conferenze nazionali ed internazionali (AIV, “Advances in Surface and Interface Physics”, SILS “Referee” di importanti riviste scientifiche internazionali.
“Referee” di progetti di ricerca nell’ambito dei programmi Quadro dell’Unione Europea.
“Referre” di programmi di ricerca del Ministero Italiano della Ricerca, del Ministero Rumeno della Ricerca.
Membro di numerosi commissioni di dottorato di ricerca (RwTH Aachen, Germania, Brescia, Cosenza, Milano, Roma1, Roma2, Roma3, etc.) e di commis- sioni di concorso per ricercatore universitario e di Enti di ricerca per professore ordinario e associato.

Insegnamento:
dal 2001: Corsi innovativi nel campo della fisica e delle tecnologie per sistemi nano strutturati nell’ambito di Scuole di Dottorato di Ricerca (Modena, Roma) 1999 e 2003: Direttore della Scuola di Dottorato di Fisica delle Superfici e dell’INFM.
Dal 1988: Relatore e/o Tutore di decine di Tesi di Laurea, di undici studenti di dottorato di ricerca.
Dal 1988: Insegnamento di corsi di Laboratorio e di Fisica di base, Elettromagnetismo, Fisica dei Solidi, Fisica di Sistemi a Bassa Dimensione e Nanostrutture in diversi corsi di laurea, Fisica, Biologia, Ingegneria.

PUBBLICAZIONI del Prof. Carlo Mariani. Link aggiornato: https://research.uniroma1.it/researcher/7ea6a1317c9036d594cb3e24f16b7ad44ba2e4782d8591da54def53b

Grazie a Voi tutti!

Si ringrazia per il sostegno dato al Frentano d’Oro:

BPER: Banca, Lanciano

D’Orsogna Dolciaria